Progetto Italia un futuro migliore

Progetto Italia un futuro migliore

progetto Italia

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IL PROGETTO

Un aiuto concreto alle famiglie disagiate, con materiale scolastico, vestiti usati, pacchi alimentari ed altro

Anno: Dal 2011.

Tipologia: Istruzione

Campagna: “Un futuro migliore”

Paese: Italia

Località: Milano.

Beneficiari: Bambini e famiglie italiane e straniere in condizioni di disagio socio-economiche.

Scopo: sostegno scolastico per migliorare il grado di istruzione dei bambini più svantaggiati e assistenza sociale alle famiglie.

In corso: Si

 

Il Contesto 


Non sono solo i bambini che abitano dall’altra parte del mondo quelli che vivono in condizioni di rischio e di disagio sociale: in Italia, i minori che sperimentano quelle che vengono definite “condizioni di povertà relativa” sono 2 milioni e mezzo, uno su quattro; e per 650mila minori la povertà è assoluta, e pregiudica i più elementari diritti di un bambino, come andare a scuola, non essere costretto a lavorare, poter contare su una casa e una alimentazione adeguata. Questi bambini vivono una condizione di povertà e di disagio sociale che diventa un ostacolo, spesso insormontabile, al loro diritto di sperare in un futuro semplicemente “normale”.
I bambini più a rischio degli anziani. La povertà relativa minorile nel nostro paese rende i bambini addirittura più a rischio degli anziani. E nel sud le percentuali salgono ulteriormente, innescando una relazione innaturale e perversa tra numero di figli e status economico della famiglia: più sono i bambini, più la famiglia si impoverisce.
Per 650 mila minori è povertà assoluta. Nelle famiglie con 3 bambini il livello di povertà relativa sale, dalla media nazionale del 10%, fino al 27,8%. Per 650 mila minori (il 6% del totale) la povertà risulta addirittura assoluta. Ed estreme diventano le conseguenze di questa condizione, come quella di non avere accesso a esperienze e servizi irrinunciabili: non vanno a scuola (circa 210mila minori abbandonano i banchi scolastici), non accendono mai un computer, non vedono film al cinema, non leggono libri, non praticano sport. Minori opportunità d’educazione si trasformano, con il passare degli anni, in maggiori probabilità di essere esposti a fattori di rischio, per la salute e non solo.
A lavoro 500 mila bambini. Si stima che ben 500mila minori, in Italia, siano costretti, contro ogni legge e semplice senso civico, a lavorare. Circa 30mila vivono in affido familiare o vengono accolti in servizi residenziali. Quasi quattromila sono vittime di abuso e violenza, e 1.500-1.800 sono vittime di prostituzione minorile di strada. I bambini provengono, prevalentemente, da famiglie italiane o di immigrati, in particolari condizioni di disagio, di precarietà ed emarginazione, di solito senza lavoro o che lavorano occasionalmente o in nero. La mancanza di mezzi di sostentamento comporta inevitabilmente l’allontanamento o l’abbandono della scuola e un aumento dei disagi adolescenziali spesso legati a quelli familiari e sociali.

 

Il Progetto 


Il progetto intende offrire e promuovere sostegno scolastico, assistenza sociale e aiuto concreto ai bisogni contingenti dei bambini e delle loro famiglie italiane e straniere che sempre più numerose versano in condizioni di disagio socio-economiche in Italia.
L’associazione, oltre al supporto nei percorsi scolastici con la fornitura del materiale,dei libri e il pagamento delle rette, si occupa dell’assistenza e dell’integrazione sociale, di interventi educativi e di sostegno alle mamme e alle donne in difficoltà, della raccolta e dell’acquisto dei beni materiali di prima necessità e della distribuzione di vestiario, scarpe, medicinali, latte in polvere, pannolini, giocattoli, materiali, oggetti e prodotti di uso quotidiano. Il progetto risponde all’esigenza di riaffermare, attraverso una campagna di sensibilizzazione sui diritti dell’infanzia e sulla povertà e il disagio minorile, il profondo diritto ad un futuro possibile dal quale nessun bambino può essere escluso.